Comunicare il vino: quanto investe un’azienda del vino in comunicazione?
Ci avrete sentito dirlo molte volte: ciò che scriviamo è frutto di quanto viviamo quotidianamente a contatto con le aziende.
Intervistando gli imprenditori, facendo formazione, assistendo le aziende nelle nostre attività di consulenza sentiamo dire, praticamente tutti i giorni, che “in questo momento non c’è budget per la comunicazione”, perché non è tra le priorità del momento, dovendo pensare al nuovo capannone industriale, al nuovo impianto di imbottigliamento, all’abnorme costo delle materie secche, alla chiusura imprevista di alcuni mercati.
Problemi concreti, inconfutabili, di cui parliamo e scriviamo spesso anche sulle nostre colonne. Ma c’è un malinteso di fondo!
Il budget sembra essere un postulato, invece che uno strumento di lavoro. Chi lo fa, questo budget? E perché non c’è la comunicazione, all’interno del budget?
Se la comunicazione è un’unità di business, è uno degli addendi della catena del valore, perché non viene inserita nei piani aziendali e non viene consuntivata nei bilanci finali?
Abbiamo svolto una survey tra centinaia di aziende e sono emersi elementi di grande interesse, per certi versi anche di allarme. Ne daremo ampia diffusione in un webinar mirato, nelle prossime settimane. Intanto ci è utile condividere un dato significativo: oltre il 40% delle cantine italiane non pianifica le attività di comunicazione. Va da sé che la comunicazione non trovi spazio nei budget annuali.
Ciò può significare due cose: la prima è che la comunicazione non viene svolta, perché non avendola pianificata, non esistono risorse disponibili per quella voce di spesa; la seconda è che, quando si spendono soldo per la comunicazione, ciò non rientra in una strategia, ma risponde a stimoli estemporanei, più o meno casuali, certamente non ponderati.
Lo diciamo nuovamente con tutta la forza di cui siamo capaci: la comunicazione mordi e fuggi è spesso largamente inefficace; le iniziative isolate di pubblicità e di promozione rientrano idealmente nelle “spese” varie, mentre i progetti di comunicazione che rispondono alle strategie aziendali sono “investimenti” e, in quanto tali, non possono essere decisi, monitorati e valutati nel breve termine.
Se ti chiedessimo quanto investi in comunicazione rispetto al tuo fatturato, saresti in grado di dare una risposta? Nella nostra survey, quasi il 65% delle aziende dichiara di investire meno del 6% del proprio fatturato in comunicazione. Avremo modo di tornare in argomento, ma fermiamoci intanto a questo dato.
Se ci troviamo a commentare dati di questo tipo significa che c’è ancora un tema culturale, valoriale: significa che, senza troppi giri di parole, la maggioranza delle aziende italiane ancora non è convinta che la comunicazione sia un anello della catena del valore. Il che si traduce nell’illusione che, tra le 46.000 aziende italiane che producono vino, il nostro, proprio il nostro, sappia far parlare di se soltanto grazie alla qualità del prodotto.
E il nostro primo compito è di sgomberare il campo da illusorie convinzioni.
Non cadiamo nella trappola di credere che la comunicazione sia necessaria solo quando il prodotto è debole: comunicare è sempre necessario, per vendere, di più oppure meglio; la comunicazione è uno dei fattori chiave del valore percepito del nostro prodotto.
Se questo è chiaro, non troveremo magicamente le risorse per investire in comunicazione, ma sapremo cercarle con criteri adeguati, attese corrette e orizzonti temporali chiari.
Tutti gli articoli, gli eventi e le novità da Winepeople e Wine Meridian
Enoturismo a budget zero: è un’opzione possibile?
Enoturismo: quando la burocrazia ti rema contro
Cosa manca all’enoturismo italiano per crescere?
Accogliere enoturisti NON esperti di vino NON è una sconfitta
Organizzazione di eventi in cantina: alcuni consigli per una buona riuscita
Enoturismo in Virginia: un perfetto esempio di territorio che ha imparato ad attrarre gli enoturisti
Merchandising: perché può avere un ruolo chiave nell’esperienza enoturistica?
Enoturismo in New Mexico: una regione vitivinicola entusiasta ed in vasta crescita
Enoturismo in Oregon: un modello raggiungibile dalle cantine italiane
Enoturismo in California: cosa ci insegnano le cantine californiane?
Sistemi di prenotazione automatica: ne valgono la pena?
Enoturismo esclusivo: e se la tua azienda lo proponesse senza saperlo?
I cammini enoturistici potranno diventare un trend?
E se l’enoturista non si presenta alla visita?
Fiere vino: l’importanza di dare giudizi oggettivi
Enoturismo: come rompere il ghiaccio con i visitatori al wine shop?
Rivolgersi a tour operator per l’enoturismo: vantaggi e svantaggi
L’essenza della comunicazione è il risultato che ottieni
Enoturismo: l’hospitality management è una professione
Comunicazione del vino: quante risorse umane lavorano nella comunicazione della tua azienda?
Recruiting vitivinicolo: perché si parla tanto di soft skills?
Enoturismo: cosa ricorderanno i tuoi visitatori dell’esperienza in cantina?
Enoturismo, una struttura adeguata viene prima di un’esperienza indimenticabile
Recruiting vino: credi nei miracoli nella selezione delle risorse umane?
Enoturismo in Italia: spazio agli innamorati!
Enoturismo: l’importanza dei tempi di risposta
Cosa cerca l’enoturista: il punto di vista degli operatori del turismo
Le occasioni perse dell’enoturismo improvvisato
Come gestire al meglio la selezione dei curricula
Enoturismo: mettiamoci dall’altra parte
Gestione aziendale: ogni ricerca di risorse umane deve partire da un’accurata analisi
Co-marketing territoriale tra cantine e strutture ricettive
Enoturismo: i primi minuti di un’esperienza sono decisivi
Gestione aziendale: riprendiamoci il nostro tempo
Vendita vino: la tua abilità di venditore entra in gioco al primo no
Come reagire alla crisi del mondo del vino?
Comunicare il vino: la comunicazione efficace è più di un calice al tramonto
Quando diciamo ”largo ai giovani” ci crediamo veramente?
Gestione aziendale: come impostare un dialogo costruttivo in azienda?
Risorse umane nelle aziende vitivinicole: quali sono le competenze richieste?
Settore vitivinicolo e ferie: ti serve una vacanza!
Ha ancora senso fare formazione in modalità digital?
Cos’hanno in comune i tappi di sughero e le risorse umane del vino?
Formazione aziende vitivinicole: chi ne deve usufruire?
Formazione nelle aziende vitivinicole italiane: cosa manca?
Problemi aziendali: il difficile dialogo tra manager e titolari
Editoriale di Lavinia Furlani
Le idee vincenti per un enoturismo originale
Editoriale di Lavinia Furlani
Recruiting aziende vitivinicole: come scegliere le persone giuste in azienda?
di Redazione Wine Meridian
Turismo del vino: anche gli enoturisti sbagliano (o pretendono troppo)!
Editoriale di Lavinia Furlani
Come vendere vino: la costanza è fondamentale
Editoriale di Lavinia Furlani
Risorse umane: sono ancora strategiche nelle aziende del vino?
Editoriale di Lavinia Furlani
ProWein 2022: come prepararsi al meglio?
Editoriale di Lavinia Furlani
Affrontare le difficoltà del mercato del vino?
Editoriale di Lavinia Furlani
Il paradosso nel mondo vino: cercasi giovani con esperienza
Editoriale di Lavinia Furlani
Come creare un brand del vino
Editoriale di Lavinia Furlani
Cari manager, bentornati nel mondo di Vinitaly!
Editoriale di Lavinia Furlani
Vendere vino: se sai come farlo, non conoscerai mai crisi
Editoriale di Lavinia Furlani